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Se la materia è vita, ogni giorno si commettono innumerevoli crimini. Ogni giorno infatti in Italia si sprecano un mare di materiali che, non differenziati, facciamo diventare rifiuti.

Pensare che cosa farne è una follia che potrebbe essere evitata con semplicità e risparmio attraverso il riutilizzo ed il riciclo. Ma laddove la politica e le istituzioni tardano a comprendere l´urgenza e l´importanza del cambiamento, ci pensa l´arte a costruire un linguaggio che oltrepassa sensibilità e generazioni e comunica, oltre i linguaggi, una diversa prospettiva.

Grazie a Riarteco ci riappropriamo così della riflessione sulla materia, del suo messaggio e della sua composizione.
L´arte ci permette di uscire dalla banalità della quotidianità e ci apre gli occhi di fronte ad una verità non più celabile: l´insostenibilità del nostro spreco di materia che diventa rifiuto.
Infatti non ce ne rendiamo conto, ma siamo circondati da potenziali, piccole o grandi, opere d´arte. Da cose e materie cui possiamo dare nuova vita e significato, ri-creandole.
Non sempre faremo dei capolavori, a volte arriveremo al massimo a costruire dei buoni oggetti d´uso, forse forgeremo pezzi per noi affascinanti nella loro inutilità. Ma impareremo a modificare il nostro modo di pensare e guardare, consapevoli di come riciclare non significhi solo dare nuova forma a materia che già esiste, ma renderla più preziosa, rispettarne la storia e, con essa, gli uomini e le donne che
l´hanno prodotta; e di come gettare via un oggetto non sia un atto neutro, ma implichi l´assunzione di una, piccola o grande, responsabilità.

È innanzitutto questo che gli artisti presenti in mostra ci comunicano, obbligandoci a riflettere, con il loro approccio creativo, costruttivo e, perché no, ludico, sopra una delle grandi questioni che la fragile opulenza del nostro sistema economico e sociale pone: l´urgenza di riconsiderare modi, tempi e significato dei processi di produzione, la necessità di misurarsi con il drammatico problema dello spreco delle risorse, usando non solo la tecnologia ma anche la fantasia e l´emozione.

Gli esiti delle loro creazioni ripercorrono tanta parte della vicenda artistica contemporanea, con echi dada, pop, concettuali, di arte povera.
Ma la vera ricchezza dell´esposizione è rappresentata dal dichiarato intreccio tra creatività e impegno sociale; e dalla curiosità e dallo stupore che ogni singola opera suscita, costringendo il visitatore a domandare non tanto "che cosa significa" (grande e irrisolta questione dell´arte di oggi) quanto "con che cosa è fatta".

Dove: Loggia di Banchi o della Mercanzia

Quando: 12 giu 2015 - 11 lug 2015

Orario: dal lunedì al sabato: 9-18, domenica e festivi chiuso
Chiuso la domenica

Organizzatori:
Settore Musei/Loggia di Banchi o della Mercanzia

Collaborazioni:
Altri Soggetti Pubblici e Privati

Prezzi: Ingresso libero

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