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Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino propone una mostra che riunisce in un solo evento i reportage fotografici di Fabrizio Lava sui parchi biellesi. Immagini di grande impatto raccontato, scatto dopo scatto, tre realtà paesaggistiche uniche nel loro genere: la Baraggia, la Bessa e la Burcina, le immagini pubblicati sugli omonimi volumi sono state selezionate per significatività in un percorso che attraverso le stagioni illustra i diversi contesti.

 

Descrivere, definire, caratterizzare un paesaggio, un ambiente, un contesto naturale, è compito certamente più difficile di quello che possa sembrare in apparenza, operazione quest’ultima resa ancora più problematica quando si tenta di “dar conto” della Baraggia, un territorio dalle caratteristiche davvero peculiari. Le fotografie di un “artista dell’obiettivo” quali quelle proposte da Fabrizio Lava riescono  in realtà a documentare questo mondo così particolare assai più di molti trattati naturalistici, perché un paesaggio, rappresentato attraverso un supporto fotografico, oppure direttamente “vissuto”, finisce per raccontare molto di sé, anche in modo talvolta pressoché esaustivo, e senza il ricorso massiccio a guide, opuscoli, manuali. Una escursione in quella che, senza troppi timori di smentite, possiamo definire la più bella brughiera italiana e una delle più affascinanti aree planiziali del nostro martoriato “bel paese”, finisce con ogni probabilità per lasciarsi quantomeno “disorientati”.

I volumi così come la mostra che qui li riunisce, sono stati realizzati grazie al contributo e alla collaborazione della Riserva naturale orientata delle Baragge, della Riserva naturale speciale Parco Burcina “Felice Piacenza” e della Riserva naturale speciale della Bessa.

Fabrizio Lava.Nato il 21 gennaio 1959 a Biella, lavora per alcuni anni in Mauritania (Africa), per tornare intorno ai 30 anni nella sua città natale dove vive e, dal 1992, è a capo di E20Progetti, agenzia di comunicazione e allestimenti specializzata in eventi culturali e mostre, oltre che casa editrice. La sua passione per la fotografia lo porta a girare prima l’Africa e poi il resto del mondo, con una predilezione per i paesaggi più selvaggi e incontaminati, lontani dalla mondanità e dall’urbanizzazione metropolitana.

Baraggia, Bessa e Burcina (leggi il comunicato stampa)

Museo Regionale di Scienze Naturali - Torino

Dal 24 febbraio al 25 marzo 2012