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Da anni ormai si sente parlare di sopralluogo giudiziario, di scena del crimine e di analisi della scena del crimine; molte serie televisive e film hollywoodiani hanno contribuito a far accrescere la curiosità verso questa disciplina, ma hanno anche contribuito a confondere la realtà con la fiction.

La visita alla mostra “Scena del Crimine” ci permette di ampliare i nostri orizzonti sull’argomento e capire quanto complesse siano le relazioni fattuali che si instaurano tra autore del crimine ed investigatori nel luogo in cui si compie un delitto.
Gli esordi della tecnica scientifica nelle rilevazione della polizia si hanno nel 1878 grazie al fotografo francese Alfonse Bertillon che creò un protocollo scientifico per la rappresentazione delle scene del crimine. Le immagini erano scattate con una macchina "zenitale" montata su un treppiede alto più di due metri, da collocare in verticale esattamente sopra la scena, con precise indicazioni metriche e di scala.
Fu la prima rappresentazione precisa ed obiettiva delle scene e dei corpi delle vittime usata dalla polizia e dagli inquirenti. Bertillon progettò inoltre un sistema di segnalamento antropometrico delle persone fermate dalla polizia, chiamato “Bertillonage”. In quel periodo non era possibile fotografare le persone come è di prassi oggi, per questo il Bertillonage si diffuse molto rapidamente e nel 1882 venne messo ufficialmente in attuazione e l’anno successivo venne adottato come servizio di segnalazione istituendo il Servizio di Identità Giudiziaria presso la Prefettura della Polizia di Parigi.
Questo sistema comprendeva una serie di misurazioni che rendevano possibile il riconoscimento dell’identità di una persona tramite misure d’insieme (statura, apertura delle braccia, altezza del tronco), misure della testa (lunghezza, larghezza, diametro bizigomatico, lunghezza dell’orecchio destro), misure degli arti, ecc. Nel ‘900 con la disponibilità sempre più frequente dell’uso della fotografia, questo metodo venne sostituito con la fotosegnalazione ancora oggi in uso.
È interessante sapere che Alphonse Bertillon (1853-1914), il padre e massimo esperto dell’epoca delle tecniche della polizia scientifica, si occupò della perizia grafica sulla missiva attribuita al capitano Alfred Dreyfus. Ebbene Bertillon dichiarò  che la lettera era stata scritta dal capitano, contribuendo così a far condannare alla deportazione per alto tradimento un innocente.
Proprio in Italia si ebbero gli sviluppi di questa tecnica, infatti nel 1902, Salvatore Ottolenghi, fondò la Scuola Italiana di Polizia Scientifica ed ebbe l’intuizione di applicare il metodo scientifico di Bertillon all’ambiente (la scena del crimine) consentendo l’applicazione di una tecnica di esame della scena del crimine universalmente accettata. Pertanto, il segnalamento antropometrico, applicato all’analisi della scena del crimine diventa il Rilievo Planimetrico del luogo esaminato (es. piantina della casa o della stanza oggetto dell’esame ), il segnalamento descrittivo diventa il Rilievo descrittivo (la descrizione di tutto ciò che compone la scena del crimine, i dettagli etc.), ed il segnalamento fotografico diventa il Rilievo fotografico (fotografie accurate della scena, dei dettagli, etc.).Questi tre elementi assieme compongono ancora oggi il Fascicolo di Sopralluogo.
Ottolenghi era allievo di Cesare Lombroso,esponente del Positivismo scientifico,  e uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, fondatore dell'antropologia criminale. Le sue opere si basano sul concetto di criminale per nascita: l'origine del comportamento criminale è insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall'uomo normale in quanto dotata di anomalie ed atavismi, che ne determinano il comportamento criminale. Di conseguenza, l'unico approccio utile nei confronti del criminale è quello clinico-terapeutico.
Oggi è stato dimostrato che sia l'ambiente sia i geni influiscono sull'aspetto fisico, ma che quest'ultimo non influisce sul comportamento, influenzato anch'esso dai geni e dall'ambiente: pertanto la dottrina lombrosiana è attualmente considerata pseudoscientifica.

Scena del crimine la mostra “Sulla scena del crimine. La prova dell’immagine dalla Sindone ai droni”

Scena del crimine Percorso "Appuntamento a casa del boia"