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«Per chi sogna fughe al sole o viaggi culturali all'estero, un'alternativa potrebbe essere quella di viaggiare nel mondo con l'arte. Nel corso della storia, gli artisti hanno catturato il meglio dell'ambiente circostante: la California di Hockney, la Francia di Van Gogh, il Canada di Emily Carr... Viaggiamo insieme per il mondo in compagnia delle loro opere!»

Inizia così uno interessante articolo pubblicato da Barnebys, sul magazine di questo motore di ricerca di arte, antiquariato e oggetti da collezione provenienti da oltre 3.000 case d'asta e gallerie in tutto il mondo. Un articolo per chi vuole sognare un viaggio attraverso un vagabondaggio artistico.

Si parte dalla California con il bel dipinto di David Hockney, Pacific Coast Highway and Santa Monica (1990) «L'opera californiana di Hockney è davvero un lavoro incredibile, ricco di un vocabolario pittorico unico. Con maestosi viola, arancioni, verdi e blu, l'opera raffigura il paesaggio della costa del Pacifico, con le sue colline ondulate e la sua vegetazione lussureggiante, punteggiata di luce.» è scritto nell’articolo.

Poi un salto a Parigi con una delle opere più famose della storia dell'arte, Un dimanche après-midi à l'Île de la Grande Jatte (Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte)1884 – 1886, di Georges Seurat,  capolavoro del Puntinismo (in realtà l’opera è esposta a Chicago all’ Art Institute of Chicago). Il grande dipinto raffigura l'Isola della Grande Jatte, che si trova alle porte di Parigi, sulla Senna, tra Neuilly e Levallois-Perret, a breve distanza dall'attuale quartiere commerciale della Défense.

Quindi voliamo con la fantasia a Tahiti con il dipinto di Paul Gauguin, Te Fare (La Maison), 1892. Un quadro ambientato nell'idilliaco paradiso di Tahiti, dove l’artista si trasferì nel 1891, all'età di 43 anni. Qui dipinse opere caratterizzate da colori audaci, paesaggi ipnotici, belle indigene e ambienti lussureggianti. 

Da Tahiti attraversiamo il Pacifico fino all’ a Sidney, Australia, per ammirare il bellissimo poster Australia di Percy Trompf, artista australiano, noto soprattutto per i suoi poster di viaggio, tra cui questo dell'Australia. Sebbene la spiaggia non sia nominata sul manifesto, si tratta inequivocabilmente di Bondi Beach, a Sydney, vista dalla facciata dell'ex Astra Hotel. La scena della folla che frequenta la spiaggia di Bondi fu uno dei primi manifesti prodotti dall'Australian National Travel Association (ANTA), fondata nel 1929. Il suo scopo era quello di promuovere l'Australia come destinazione di viaggio presso i mercati americano e britannico 

Con un balzo infine andiamo in British Columbia, Canada ammirando il dipinto di Emily Carr, The Indian Church (1929). Una piccola e bianca chiesa cattolica romana che l’artista vide durante il suo viaggio del 1929 a Yuquot (Friendly Cove) sull'isola di Nootka (territorio della tribù Nuu-chah-nulth). Le sue tele sono inondate di vorticosi verdi e marroni terrosi. L'artista è stata una delle prime pittrici canadesi ad adottare uno stile pittorico modernista e post-impressionista. Sebbene la chiesa sia bruciata negli anni '60, la comunità Mowachaht-Muchalaht l'ha ricostruita e oggi funge da centro culturale e museo per i visitatori. Carr era affascinata dalla spiritualità delle popolazioni indigene, le cui pratiche culturali all'epoca erano vietate.

Il viaggio ha altre mete che potete scoprire al link https://www.barnebys.it/blog/viaggia-nel-mondo-attraverso-larte

in alto, David Hockney, Pacific Coast Highway and Santa Monica (1990)

qui sotto, George Seurat, Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte

Emily Carr, The Indian Church