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La mostra che il Castello di Rivoli dedica a Piero Gilardi si concentra sui primi ventidue anni di attività  dell'artista torinese, dai primi "tappeti - natura", opere che gli procurarono un notevole successo internazionale negli anni Sessanta, fino ad un'ampia serie di documenti che illustrano la sua decisione di uscire dal sistema dell'arte per dedicarsi prima ad un'attività  di volontariato "creativo" all'interno di un ospedale psichiatrico e poi alla militanza politica e sociale. Figura irregolare del panorama artistico italiano, Gilardi sfiora prima le tematiche Pop con i tappeti natura, poi partecipa attivamente alla nascita del movimento dell'Arte Povera, senza mai identificarsi in un gruppo artistico preciso. Il rifiuto radicale di considerare l'opera d'arte come un bene di consumo lo porta - a cavallo degli anni Settanta - ad abbandonare qualsiasi produzione oggettuale, per un coinvolgimento diretto nel sociale. Come pochi altri artisti, Piero Gilardi è mosso dalla convinzione assoluta che l'arte possa cambiare la vita delle persone e che debba partecipare alla trasformazione della società, migliorando così l'ambiente in cui viviamo. 
Nel settembre 2012 la mostra sarà presentata al Van Abbemuseum di Eindhoven e successivamente, nel gennaio 2013, al Nottingham Contemporary, Nottingham.


La realizzazione del progetto Le Scatole Viventi è resa possibile grazie al sostegno di Pernod Ricard Italia S.p.A. e al contributo speciale della Fondazione CRT.

Inaugurazione, 30 marzo 2012
ore 18, Teatro, simposio dedicato a Piero Gilardi
partecipano Andrea Bellini, Tommaso Trini, Angela Vettese, Diana Franssen e l'artista

Piero Gilardi. Effetti collaborativi 1963 - 1985
30 marzo - 13 maggio 2012
a cura di Andrea Bellini

 

 

Note biografiche di Piero Gilardi

 

Piero Gilardi nasce a Torino nel 1942. Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale "Macchine per il futuro". Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso ed espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York.

A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all'elaborazione tecnica delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni '60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.

Nel 1969, comincia una lunga esperienza transculturale diretta all'analisi teorica e alla pratica della congiunzione "Arte Vita". Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e "mondiali": Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa.

Nel 1981 riprende l'attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazioni accompagnate da workshops creativi con il pubblico.

A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l'elaborazione del Progetto "IXIANA" che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. Nel corso degli ultimi anni ha sviluppato una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale. Insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, ha costituito l'associazione internazionale "Ars Technica". In qualità di responsabile della sezione italiana di Ars Technica promuove a Torino le mostre internazionali "Arslab. Metodi ed Emozioni" (1992),  "Arslab. I Sensi del Virtuale" (1995), “Arslab. I labirinti del corpo in gioco” (1999) e numerosi convegni di studio sull'arte dei nuovi media.

Piero Gilardi – artista
Corso Casale, 121 - 10132 Torino
Tel. & Fax +39 011 8191253
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