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Giovedì 9 febbraio 2012, dalle ore 18 alle ore 21, negli spazi della PROJECT ROOM della Raffaella De Chirico Galleria d’Arte – via Vanchiglia 11/A, Torino - verrà inaugurata la mostra  Onirico di Emanuele Riccio e Luigi Cozzolino.

 

L’uomo è due uomini contemporaneamente:

solo che uno è sveglio nelle tenebre e l’altro dorme nella luce.

Kahlil Gibran

 

L’applicazione della tecnica fotografica assimilata in anni di lavoro votata alla produzione di fotografia d’arte e pubblicitaria, fa da supporto alla geniale ricerca dei fotografi torinesi EmanueleRiccio e Luigi Cozzolino, i quali generano innovative creazioni artistiche attraverso la mescolanza di luce e fumo.

Profondamente incuriositi ed attratti dallo studio della luce e delle sue possibili diverse mutazioni nello spazio e nel tempo, Riccio e Cozzolino fotografano senza tregua, le tante diverse possibili combinazioni derivanti dall’incontro di nubi di vapore, fumo, luce ed ombra.

Con l’abilità propria dei professionisti, declinano elementi immateriali alla realizzazione del reale, che diventa esperienza visibile e comunicativa,  fruibile attraverso lavori fortemente evocativi.  Inconsapevoli Rorschac, i due fotografi sembrano voler  indagare nell’inconscio di colui che osserva le opere ed è probabilmente questa la ragione per cui le opere sembrano esprimersi  a chiunque le guardi. Risultato non facile quando si tratta di sperimentazioni astratte, notoriamente considerate più ostiche delle  immagini da reportage.

La mostra presenta un recente ciclo di lavori – 4 fotografie e 2 light-box- che, grazie al caratteristico ricorso a sfumature di rosso su fondo nero tipico di Riccio e Cozzolino, avvolgono in maniera concentrica lo spettatore il quale, varcando la soglia buia della project room, viene a trovarsi improvvisamente immerso in una sorta di scenario da Doppio Sogno di Arthur  Schnitzler.Vi è altresì la necessità di sottolineare la perfetta e costante simmetria –sia nella scelta dell’immagine che in quella di una gamma cromatica limitata al rosso e al nero- delle opere di Riccio e Cozzolino, che può essere leggibile come simbolo di equilibrio e serenità ma anche come invece un’allegoria dell’ambivalenza dell’esistenza in generale.

 

Cenni biografici

 

Emanuele Riccio

 

Nato a Torino il 22 maggio 1969. Dopo gli studi superiori, oltre ad affiancare il padre nella conduzione della galleria d'arte "Le Immagini", inizia le prime sperimentazioni nel campo della fotografia, attratto in particolare dallo studio della luce e delle sue mutazioni. Dopo qualche anno decide di lasciare l'attività della galleria per dedicarsi esclusivamente allo studio delle tecniche fotografiche. Sin dagli inizi decide di alternare l'attività di tipo professionale - con l'avvio dello studio fotografico Sant'Orsola -alle ricerche più propriamente artistiche. La fotografia diventa il mezzo per indagare la realtà, descritta attraverso la riproduzione minuziosa e fedele di manufatti artistici (dipinti, sculture,gioielli ecc.), che gli consentono di approfondire il tema della luce e delle sue rifrazioni su diversi materiali. La luce e il suo contrario - l'ombra - sono il motivo conduttore di un'altro filone della sua ricerca artistica, legata in modo indissolubile alla sua attività di tipo professionale, con la serie dei ritratti di artista, che riproducono amici di un tempo (i primi atelier frequentati da bambino sulla scia dell'attività paterna) e nuove conoscenze di quel mondo dell'arte che fa così profondamente parte del suo vissuto.
Lo studio della "casualità", intesa come il fluttuare degli eventi e di ciò che sta dietro all'apparenza, diventa occasione di numerose sperimentazioni portate avanti con i mezzi tecnici più diversi. Una delle serie più riuscite, per gli effetti visivi di grande potenza evocativa e presenza scenografica, è costituita dal ciclo del fumo, nato dall'incontro artistico e professionale con Luigi Cozzolino.

 

 

 

 

 

Luigi Cozzolino

 

Nato a Cercola in provincia di Napoli il 29 aprile 1977.
La visione del paesaggio urbano e industriale, con il suo segno netto e l’alternanza in bianco e nero di luci e ombre, lo guida nella scelta degli studi in arti grafiche e fotografiche.
La letteratura e successivamente gli studi delle arti orientali e della medicina cinese hanno contribuito al delinearsi della personalità attratta dai significati più profondi della realtà.
L’incontro professionale con Emanuele Riccio ha poi definito l’aspetto tecnico della fotografia e dalla profonda intesa umana e professionale hanno avuto inizio sperimentazioni fotografiche realizzate attraverso la manipolazione dell’acqua, del fumo e della luce, che indagano in modo visionario l’animo umano.

Esposizioni personali

Galleria Dieffe, Torino, maggio 2011 (con catalogo)

 

Esposizioni collettive

Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, ShContemporary, 8-10 settembre 2011, Shanghai

Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, The Others Fair, 4-6 novembre 2011, Torino