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Fino al 1 maggio 2022 , Palazzo Mazzetti di Asti ospita una mostra da non perdere:  I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna: un’occasione unica per scoprire il movimento pittorico più importante dell’Italia risorgimentale, i suoi protagonisti e i suoi epigoni.

 Esposti oltre ottanta dipinti firmati, tra gli altri, da Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Giovanni Boldini, protagonisti del movimento artistico che ha rivoluzionato la storia della successiva pittura italiana postunitaria.

Una ricca narrazione visiva, dalla nascita all’evolversi e al concludersi dell’esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 ­fino al ‘900 inoltrato. Fra celebri dipinti e opere mai esposte prima, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee, si potranno ammirare capolavori come Mamma con bambino (1866-67) di Silvestro Lega, Tramonto in Maremma (1900-05) di Giovanni Fattori, Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, accanto a Alaide Banti sulla panchina (1870-75) di Cristiano Banti, Una visita al mio studio (1872) di Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini.

La storia

Nell’Italia preunitaria Firenze, capitale del Granducato di Toscana, diventa il luogo adatto per la nascita di questo movimento artistico rinnovatore. Gli artisti si allontanano dalla pittura dell’Accademia e prediligono le scene della vita quotidiana, semplici e poco convenzionali, dipinte per macchie di colore.

Il gruppo dei Macchiaioli nacque,  a partire dal 1855 , a Firenze, in  reazione all’inerzia concettuale e formale delle accademie e sotto la spinta dei fermenti ideologici del Risorgimento. Il movimento macchiaiolo affermava la teoria della “macchia’’ sostenendo che la visione delle forme solide è determinata dalla proiezione della luce su di esse che crea zone d’ombra e zone di chiarore, costruendo così, visivamente, le volumetrie. 

"Una sola macchia di colore per la faccia, un'altra per i capelli, una per il vestito, un'altra per le mani e i piedi, e così per il terreno e il cielo". E’ la ricetta della "pittura di macchia" nata tra i tavoli del caffè Michelangelo e messa a punto nelle campagne toscane, con gli artisti che si ritrovano a lavorare insieme all'aria aperta. Dipingere dal vero vuol dire sentire e sperimentare attraverso i propri sensi la natura con le sue luci, i suoi colori, i suoi rumori e i suoi odori, e sono tante le sensazioni e le emozioni che il paesaggio suscita in chi lo guarda . Le forme e i profili, spogliati di ogni particolare descrittivo che non fosse ritenuto essenziale alle funzioni strettamente espressive. Così concettualizzarono i teorici e critici del gruppo Telemaco Signorini, Diego Martelli e Adriano Cecioni.

L’artista si dichiarava libero di rendere con immediatezza verista ciò che il suo occhio percepiva nel presente,

Con una nuova sensibilità naturalista, formarono una vera e propria scuola e plasmarono una cifra stilistica del tutto originale e immediatamente riconoscibile, poggiata sulla severa tenuta formale del disegno e sulla puntuale ripresa dal vero dei valori luministici del soggetto, solitamente a sfondo naturalistico o sociale, attinente alla contemporaneità, alla vita in campagna o della media borghesia. 

La mostra

Di bell’impatto l’allestimento che prevede anche l’installazione di video, gigantografie e una sala immersiva per restituire le atmosfere dei paesaggi e degli ambienti dipinti dai Macchiaioli.

 La mostra propone una narrazione visiva dalla nascita all’evolversi e al concludersi dell’esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al ‘900 inoltrato. 

Comprende oltre 80 opere altamente significative della produzione dei capiscuola toscani, alcuni combattenti e eroi del Risorgimento, Un’occasione per riscoprire alcuni capolavori dell’arte dell’Ottocento italiano, tra i dipinti celebri e opere meno note o mai esposte prima, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee.

Elenco degli autori: Giuseppe Abbati, Cristiano Banti, Stefano Bruzzi, Giovanni Boldini, Luigi Bechi, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, Cesare Ciani, Adriano Cecioni, Eugenio Cecconi, Nino Costa, Vito D’Ancona, Serafino De Tivoli, Giuseppe De Nittis, Arturo Faldi, Giovanni Fattori, Ruggero Focardi, Luigi Gioli, Silvestro Lega, Giorgio Lucchesi, Giuseppe Magni, Ugo Manaresi, Ruggero Panerai.

Nella foto in alto , Silvestro Lega: Mamma con bambino ( 1866-1867 )

fino al 1 maggio 2022

Palazzo Mazzetti , corso Alfieri 357,  Asti

Martedì-domenica

10:00-19:00 (ultimo ingresso alle ore 18)

Lunedì chiuso

Intero Mostra

€ 13,00 

Intero Mostra + Smarticket

€ 18,00 

Ridotto Mostra

€ 10,00 

(over 65, under 18, studenti universitari con tesserino)

Ridotto Mostra + Smarticket

€ 15,00 

Ridotto Gruppi Mostra

€ 10,00 

(gruppi da 15 a 25 persone)

Ridotto Gruppi Mostra + Smarticket

€ 15,00 

(gruppi da 15 a 25 persone)

VISITE GUIDATE GRUPPI

Info e prenotazioni

Tel. 0141 530403 – 388 1640915

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