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Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, ha chiuso il 6 novembre con 33.200 visitatori in 4 giorni. 174 le gallerie presenti in fiera.

Quest’anno è tornata totalmente in presenza all’Oval Lingotto, accogliendo le 4 sezioni consolidate – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le 3 sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future che hanno avuto anche un'estensione digitale sulla piattaforma Artissima Voice Over. La fiera ha dato il benvenuto a oltre 650 collezionisti provenienti da 30 Paesi, quasi 8.000 VIP e 800 art professional, tra direttori di museo e curatori. Una dimostrazione di fiducia e rilevanza che continua ad essere accordata alla manifestazione anche in ambito internazionale.

Diretta per il primo anno da Luigi Fassi, l’edizione 2022 ha puntato a realizzare un appuntamento di alta qualità e dal forte impianto commerciale e internazionale.

Dice il direttore Luigi Fassi: Con questa 29ma edizione si è reso manifesto il fatto che Artissima sia la fiera che internazionalizza il sistema italiano dell’arte connettendolo con quello globale. Artissima nutre, cresce e quasi produce una nuova generazione di galleristi italiani e internazionali, come ben rappresenta la partecipazione di 42 gallerie che per la prima volta sono venute in fiera e che qui a Torino trovano una leva di sviluppo delle loro potenzialità imprenditoriali.

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha acquisito dieci nuove opere di sette artisti destinate al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.

Fra le molte gallerie presenti e i molti artisti vogliamo segnalare due opere, al di fuori dei premi assegnati, con un giudizio che parte da una doppia  considerazione: il loro messaggio e se ce le saremmo o no messe in casa (un modo di giudicare magari semplicistico ma sempre valido).

La prima è una specie di arazzo 81 (h) x 100 (l) in Lana Merino su Feltro dell’artista sudafricana Michaela Younge, presentata dalla galleria di Cape Town (South Africa) SMAC Gallery. Una colorata opera ironica e dai tratti naive intitolata WITH FAME AND FORTUNE COMES FAIR-WEATHER FRIENDS (CON FAMA E FORTUNA ARRIVANO GLI AMICI DEL BEL TEMPO).

L’altra è una grande stampa cromogenica (C-type print) 102 (h) x 76,5 (l) cm, dal titolo EX LIBRIS (AP 4561), presentata dalla galleria torinese Peola Simondi dell’artista palestinese Emily Jacir (nata a Betlemme nel 1973). L’opera fa parte del suo progetto DOCUMENTA sui libri saccheggiati nel 1948 da Israele e conservati nella Biblioteca Nazionale Ebraica di Gerusalemme, sotto la denominazione “A.P.” (Abandoned Property). Jacir ha fotografato questi libri con il suo cellulare Nokia N8 e ne ha composto immagini molto suggestive come quella esposta, con una foglia secca di palma nel mezzo di uno scritto in arabo.

Ne abbiamo parlato anche in un articolo su Eta Beta Magazine.

nella foto in alto: Michaela Younge, WITH FAME AND FORTUNE COMES FAIR-WEATHER FRIENDS (CON FAMA E FORTUNA ARRIVANO GLI AMICI DEL BEL TEMPO)

nella foto qui sotto: Emily Jacir EX LIBRIS (AP 4561)