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La città di Torino ha da sempre una speciale attenzione per gli eventi culturali ed artistici. Numerosi sono i musei e le gallerie in città a disposizione degli amanti dell’arte e di chi vuole scoprire nuove realtà ed espressioni artistiche.

Rispetto all’arte dell’Ottocento, un gioiello non molto conosciuto è La Fondazione Accorsi - Ometto,  nata dalla ventennale collaborazione tra il noto collezionista Pietro Accorsi e Giulio Ometto. Nel 1999, dando vita al sogno del suo caro maestro, Ometto apre il Museo di Arti Decorative. Il Museo ubicato in Palazzo Accorsi, è la sede degli arredi e delle collezioni d’arte di Accorsi, precedentemente situate in Villa Paola. Nei successivi anni, acquistando ed implementando le collezioni, si è passati dalle iniziali 8 camere alle odierne 30. La Fondazione inoltre ospita periodicamente mostre temporanee dedicate alle arti decorative o a figure dell’arte dell’Ottocento o legate al territorio piemontese e non solo.
Un ottimo punto di partenza per scoprire ad esempio angoli di Piemonte dove l’arte è essenza stessa del territorio come ad esempio il Castello di Rivara, con il suo Centro d'Arte Contemporanea (Piazza Sillano, 2 Rivara –To). Il complesso di Rivara è costituito da due edifici: un maniero medievale ed un palazzo neobarocco, meglio conosciuti come il castello superiore (o castello vecchio) ed il castello inferiore (o castello nuovo), da un corpo di scuderie e dal parco che si estende su tutta la collina.
Le origini del castello risalgono al XII secolo e dopo diversi passaggi di proprietà dovuti ai corsi storici venne acquistato nell’’800 dalla famiglia Ogliani, che salvò il complesso dal degrado e lo fece rivivere anche grazie alla presenza degli artisti della "Scuola di Rivara". Erano questi pittori che, sin dal 1860, si ritrovavano a Rivara per dipingere en plein air anticipando per alcuni versi il movimento degli impressionisti francesi. Dalla fine degli anni '60 il Castello è stato di fatto abbandonato con notevole degrado degli edifici e del parco fino all'estate 1985, quando Franz Paludetto ha nuovamente destinato questi spazi all'arte creando un centro d'arte contemporanea.
Legame tra arte e territorio che ha la sua essenza e numerosi esempi nella Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dove si possono ammirare le opere di grandi artisti italiani dell’Ottocento, piemontesi e non,  come Fattori, Pellizza da Volpedo e Fontanesi e del Novecento come, Casorati, Morandi. Numerose sono anche le opere delle avanguardie storiche internazionali tra cui spiccano i nomi di grandi artisti come Paul Klee, Picabia e Marx Ernst e le avanguardie del secondo dopoguerra tra cui Pistoletto, Boetti, Paolini.
Alla Galleria d'arte moderna di Torino sono esposte anche alcune opere di Pittara, tra cui “Dintorni di Rivara”, del 1861, “Le imposte anticipate” (Buoi al carro), del 1865, e la “Fiera di Saluzzo” (sec. XVII), del 1880, il maggiore esponente della Scuola di Rivara.

Carlo Pittara
Carlo Pittara e i pittori di Rivara
La scuola di Rivara